La sirena di Gizzeria

La sirena di Gizzeria

Siamo “fimmini di mari e d’amuri” noi donne calabresi. Con i piedi pieni di sabbia e il cuore pieno di vento.

E gli uomini? Gli uomini come sono?

Se vi punge vaghezza di farvi questa domanda, non chiedetelo a Gizzeria marina (CZ). Là forse c’è un’umanità confusa.

Sono calabrese, mi piange il cuore a raccontarvi una cosa come questa.

E nella mia terra dove le “donne “muoiono vive”.. noi profumiamo di morte e rassegnazione.

Lo sapeva bene la ragazza romena costretta per 10 anni a subire violenze vessazioni, due aborti indotti,armeggiando dove nasce la vita con una forchetta.

Ha 29 anni questa ragazza e da quando ha sentito di “essere donna profuma di morte”.

In una campagna brulla insieme ai topi, insieme ai suoi bambini di 9 e 3 anni. La vita nasceva e lei moriva.

Aveva catturato una sirena l’orco e ne aveva cucito la testa con i fili da pesca. E così che la “sirena” si aggirava per Gizzeria Marina, con una sottana lisa, sporca in un mondo più sporco e grande di lei. Avrà rimpianto la povertà che aveva da bambina, avrà rimpianto di essersi fidata, di essersi lasciata catturare in quel mare di dolore?

Certo! Andavano sporchi e mal nutriti questi bambini. Tutti sapevano. E tutti hanno preferito guardare altri figli… Esseri insegnanti è responsabilità, far crescere nella cultura, nella libertà, nella verità. Devi instradarli verso un mondo migliore, a volte bisogna costruirlo, metterci l’anima, non girare la faccia .

Altrimenti hai favorito la morte e non dire che sei “un insegnante”. Perchè non insegni niente. Sei una che da i voti ai compiti (e al figlio del sindaco un voto più alto, per favore).
In ugual modo gli “assistenti sociali”. Assistere, cotribuire, favorire le classi disagiate. Avete fatto questo? Non mi pare. Voi siete stati detentori di “titoli di studio”, che non avete applicato nella società in cui vivete.

IMPRODUTTIVI!!!! Ci siete costati soldi e morti.

L’ orco aveva già scontato quattro anni per lo stesso reato. Ma si sa, la giustizia in Italia è un altro “mare nero “..

Mia cara sirena ti auguro un mare d’amore, e anche se dovrai scontrarti con lo scoglio della giustizia, non mollare. Che tu possa rinascere e morire mai più. Per tutte le donne che hanno imparato a vivere: “Benvenuta”.

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